La sterilizzazione
Perchè sterilizzare?
La sterilizzazione influisce sulla secrezione degli ormoni prodotti da testicoli e ovaie, inibendo questa produzione o rimuovendo questi organi la quantità di quegli ormoni in circolo diminuisce di molto.
La sterilizzazione, fatta correttamente e nei tempi giusti, ha prevalentemente queste tre motivazioni:
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prevenzione o cura di problemi di salute; la sterilizzazione abbatte sensibilmente la possibilità di sviluppare tumori mammari e dell'ipofisi, che possono entrambi colpire sia maschi che femmine, tumori ovarici/uterini (se viene rimosso anche l'utero)/testicolari, piometra (in base al tipo di sterilizzazione).
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impossibilità di riprodursi; dandoci la possibilità di avere colonie miste in totale sicurezza o comunque eliminando il rischio di cucciolate indesiderate, nel caso si abbiano colonie di maschi e femmine interi. Anche usando molte precauzioni purtroppo l'imprevisto è sempre dietro l'angolo, e trovare casa a quindici rattini non è cosa facile.
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prevenzione o cura di problemi comportamentali; possono capitare ratti con problemi comportamentali - aggressività verso gli altri ratti, aggressività verso gli umani, nervosismo eccessivo, bisogno di marcare compulsivo... - riconducibili ad una produzione eccessiva di alcuni ormoni; solitamente si trova nei maschi ma, più raramente, anche con le femmine. Con una sterilizzazione fatta nei tempi giusti il problema si risolve! La sovrapproduzione ormonale è un problema ereditario.
Differenze tra maschi e femmine
L'operazione chirurgica per sterilizzare maschi e femmine è differente, come leggermente diversi sono gli effetti della stessa!
Nel caso di ratti maschi, l'operazione è molto semplice e rapida; viene rasata la zona e incisi i tessuti in corrispondenza dei testicoli, quindi rimossi; ogni ferita esterna viene chiusa con letteralmente due punti.
Alcuni veterinari preferiscono fare una sola incisione, non ci sono grandi differenze, è a discrezione del medico.
Le conseguenze principali della castrazione nel maschio è l'abbattimento delle probabilità di avere tumori legati alla produzione di testosterone e all'assenza dei testicoli (tumori mammari, adenoma dell'ipofisi, tumore ai testicoli ecc), minore aggressività verso umani e altri ratti, riduzione o sparizione del fenomeno del marcare con l'urina, meno odore, metabolismo più lento, con maggior rischio di avere un ratto in sovrappeso.
L'operazione in una ratta invece è più complicata, le ovaie sono decisamente meno esposte dei testicoli, ci possono essere diversi modus operandi.
Generalmente si può decidere se accedere all'apparato riproduttivo dal ventre oppure dalla schiena, se fare un'unica o due incisioni. Il post operatorio è più lungo e anche l'operazione stessa, tuttavia i vantaggi nello sterilizzare le femmine sono più consistenti, visto che vanno a prevenire patologie decisamente più comuni rispetto a quelle prevenute con la sterilizzazione nel maschio.
La produzione dell'estrogeno e il suo accumulo sono spesso responsabili dei due tumori più comuni tra le ratte, i tumori mammari e il tumore all'ipofisi. Sterilizzandole da giovani, si annullano quasi del tutto le probabilità che insorgano!
Inoltre scomparirà l'estro, con il cambiamento comportamentale annesso, e l'eventuale aggressività dovuta agli ormoni.
Ci sono due tipi di sterilizzazione nelle femmine: l'ovariectomia, la rimozione delle ovaie, e l'ovarioisterectomia, la rimozione di ovaie e utero.
La colonia mista
La colonia di sesso misto è un vero spasso, si possono unire senza troppi problemi ratti con caratteri molto diversi, ma ci sono alcuni accorgimenti da seguire per evitare lotte e altri problemi. Tenendo però sempre in considerazione che i ratti hanno caratteri mooolto differenti l'uno dall'altro, quindi le direttive qui sotto sono piuttosto generiche e non possono essere valide per tutti i casi.
Innanzitutto, bisogna capire perchè si vuole una colonia mista e possibilmente conoscere un poco il carattere dei ratti che vivranno insieme!
Nel caso si abbia un maschio sterilizzato perchè eccessivamente aggressivo, si può rimettere con i suoi vecchi compagni, tenendo in considerazione che la sua posizione gerarchica potrebbe cambiare (non è automatico) e che i ratti interi potrebbero essere aggressivi nei suoi confronti.
Nel caso si abbia un maschio sterilizzato perchè troppo sottomesso, è decisamente meglio alloggiarlo con delle femmine.
Le ratte sterilizzate potrebbero venir molestate dai maschi interi, quindi sarebbe meglio fare delle prove e valutare la separazione o la castrazione dei maschi nel caso non andasse come sperato.
Ratti e ratte sterilizzati possono vivere tranquillamente insieme, si potrà anche notare la presenza di un alfa femmina e di un alfa maschio!
ATTENZIONE: le femmine dopo l'operazione sono sterili. I maschi invece devono aspettare tre settimane dopo la castrazione perchè non siano effettivamente riproduttivi.
Requisiti per l'operazione e costo
Perchè l'operazione abbia una grossa efficacia preventiva e sia sicura, la ratta deve avere minimo 4 mesi, massimo 6, avere un peso adeguato e non essere in calore.
Il maschio deve avere almeno 3 mesi di età, solitamente non viene imposto dal veterinario un peso minimo.
Nota, la sterilizzazione della femmina è utile anche se fatta dopo il pieno sviluppo e addirittura se c'è già una neoplasia (legata agli estrogeni) sviluppata o in caso di patologie come la piometra.
In ogni caso il ratto deve essere in salute, non eccessivamente magro o eccessivamente grasso, non presentare sintomi di infezione respiratoria; viene fatta una visita generale prima dell'intervento, per controllare lo stato di salute.
Tuttavia l'anestesia presenta sempre un certo rischio e a volte i problemi respiratori non sono facilmente diagnosticabili...
La scelta del veterinario è fondamentale! Deve avere la specializzazione in esotici ed è anche importante abbia esperienza con la sterilizzazione dei ratti nello specifico.
Un veterinario esperto è un enorme vantaggio e da molte più garanzie di un intervento senza complicazioni di sorta.
Il costo varia in base alla clinica e in base al sesso.
Mediamente per i maschi l'operazione chirurgica costa dagli 80 ai 100 €.
Per le femmine, dai 100 ai 150€.
Chirurgica o impianto?
Oltre alla sterilizzazione chirurgica, c'è anche la possibilità di inserire un impianto sottocutaneo che in pratica impedisce la riproduzione.
Si tratta di un piccolo aggeggino che viene inserito sotto la pelle, l'incisione è molto piccola e si può chiudere o con colla chirurgica o con punti, a discrezione del medico.
Le ratte impiantate possono venir messe con maschi fertili non dopo due, meglio tre, settimane.
Nel lasso di tempo precedente l'effettiva infertilità, si possono osservare calori sempre più ravvicinati e uno stato di perenne estro che poi via via andrà scemando.
PRO impianto
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L'intervento per inserirlo è molto rapido ed è necessaria una sedazione "meno profonda", dura circa cinque minuti, questo comporta meno rischi (non è a rischio zero) legati all'anestesia.
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Post operatorio più rapido, sopratutto per le femmine, visto che si tratta di due punti, in una zona dove loro non arrivano a togliersi i punti coi denti.
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Oltre ad impedire gravidanze, aiuta anche contro i problemi comportamentali dovuti all'eccessiva quantità di ormoni e nella prevenzione dei tumori mammari.
CONTRO impianto
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La durata dell'azione anticoncezionale non è fissa, potrebbe durare sette mesi come dieci, rendendo assolutamente sconsigliabile il tenere insieme maschi e femmine con la sola protezione dell'impianto.
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Per coprire il ratto lungo tutta la sua vita (dalla sterilizzazione fatta nei tempi adeguati), si dovrà ripetere l'inserimento almeno due volte.
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Non protegge da alcune patologie gravi come il tumore pituitario (che è abbastanza frequente) e la piometra.
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Ci sono moltissimi meno studi a riguardo e su campioni relativamente ridotti, non si sa esattamente quali siano le sue conseguenze sul lungo periodo.
Post operatorio
Il post operatorio per i maschi è più rapido, le ferite sono più piccole e per accedere ai testicoli non si deve incidere tanto quanto bisogna per arrivare alle ovaie; anche l'età del ratto è determinante, la guarigione completa arriva molto prima in un individuo giovane che non in uno adulto o anziano!
Solitamente il veterinario farà intervallare qualche ora tra la fine dell'operazione e il ritiro del ratto, per dargli modo di smaltire correttamente l'anestesia e controllare che non ci siano eventuali problemi.
Nel maschio lo scroto inizialmente appare ancora gonfio, ma le dimensioni si ridurranno notevolmente col tempo!
Appena preso potrebbe essere un po' rimbambito e poco propenso a mangiare, è importante tenere comunque monitorato l'appetito e la temperatura corporea.
Come alloggio la soluzione migliore è optare per una gabbia di dimensioni contenute (non minuscole), sviluppata su un solo ripiano. Come substrato, uno strato di pail e sotto una traversina, di quelle che si usano per i cuccioli di cane, per tenere l'habitat meno polveroso e "sterile" possibile.
Per gli arredi meglio tenersi sul minimale per far stare la belva più tranquilla e ferma possibile, quindi:
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beverino
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ciotola
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tana di plastica
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amaca non appesa/tasca/cuccia morbida da sostituire ogni giorno
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piccoli giochi
La cicatrizzazione dei tessuti nei ratti è piuttosto rapida, in un esemplare giovane sottoposto a orchiectomia, il post operatorio può concludersi in una settimana!
Comunque non c'è un limite di tempo preciso entro il quale si chiudono le ferite, consulta e tieni aggiornato il tuo medico di riferimento :)
Durante la guarigione presta attenzione alla ferita, non deve presentarsi eccessivamente arrossata, purulenta, non deve esserci essudato, non dev'essere necrotica o gonfia.
Nel caso si operino insieme più esemplari, si possono tenere insieme durante il post operatorio, tuttavia c'è una piccola probabilità che si strappino i punti a vicenda, quindi meglio avere a disposizione diverse gabbie.
Se si è sterilizzato un maschio per problemi ormonali, bisogna attendere minimo una settimana (nel caso avesse sintomi leggeri) prima di fare di nuovo l'inserimento con il o i ratti con cui viveva, oppure anche due o tre settimane, per poi procedere con un inserimento graduale.
Se invece il maschio va inserito con femmine intere, aspetta almeno due settimane prima degli incontri!
Ricordati di dare i medicinali in maniera continuativa e precisa seguendo bene le indicazioni!!
Possibili complicazioni
fiducia sotto la pioggia scrosciante.
Col veterinario giusto, le terapie e un ambiente corretto per la degenza, le cose che possono andare storte sono poche :)
I rischi dell'anestesia, se performata da un vet con esperienza nei ratti ed esperto in esotici, non sono affatto comuni, escludendoli rimane:
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infezione
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ascesso
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punti strappati
Le infezioni sono rarissime, personalmente non mi è mai capitato, sopratutto se il ratto è sotto copertura antibiotica, in caso di ferita infetta si avranno i sintomi indicati su, cioè: arrossamento, essudato, essudato purulento, tessuto in necrosi o gonfiore.
L'ascesso può comparire più facilmente nei maschi adulti e sopratutto nei ratti hairless, la cui struttura del derma è leggermente differente; se viene fatta correttamente l'operazione il rischio che capiti è minimo.
In caso, si può osservare un rigonfiamento tondeggiante sottocutaneo.
Alcuni ratti non si toccano i punti di sutura, altri potrebbero toglierseli!
Per i maschi, potrebbe bastare un po' di colla chirurgica, altrimenti, bisogna rimetterli. Per le femmine, non c'è questo problema se il vet ha fatto due incisioni sulla schiena, altrimenti si può prevenire usando collari elisabettiani ad hoc o una camicia restrittiva, vedi foto in fondo.
Non tutti sopportano bene cose addosso, però, anzi!
Controlla che riesca a bere e mangiare correttamente.
Considerazioni personali
Purtroppo i tumori mammari e ipofisari nelle femmine sono molto comuni; per questo penso sia fortemente da incoraggiare chi decide di prevenire queste brutte malattie!!!
Operare un animale giovane e in salute è ben diverso dall'operare un ratto più anziano e magari anche col fisico provato, i tempi di recupero sono molto più rapidi nel primo caso e le complicazioni meno probabili.
Quindi, se hai una femmina o hai in programma di averne, ti consiglio caldamente di sterilizzare chirurgicamente.
Per il maschio le motivazioni sono decisamente meno forti, tanto da non avere un grosso valore riguardo alla prevenzione ed essere meno consigliata rispetto alle ratte.
Tuttavia; appena si notano segni di aggressività imputabili a problemi ormonali, è fondamentale ricorrere subito ad un intervento; una vita nervoso, separato forzatamente, per un animale sociale come il ratto, è una condanna.
Nessun umano, per quanto si sforzi di passarci del tempo insieme, può sostituire la compagnia di un simile.
Consiglio anche di sterilizzare in concomitanza con la rimozione di tumori mammari, se la salute lo permette.